La figura di Norma Cossetto è sempre stata centrale nella memorialistica dei nostalgici della repubblica di Salò; inopinatamente, negli ultimi anni è diventata centrale anche nella religione civile della repubblica nata dalla resistenza antifascista. Tenere insieme fascismo e antifascismo tuttavia è un gioco delle tre carte che richiede una certa dose di spregiudicatezza nel maneggiare il passato.
Un’ossessiva diceria, ad esempio, descrive Concetto Marchesi – latinista, rettore antifascista dell’Università di Padova durante l’occupazione tedesca, deputato del Pci, membro della Costituente – come mentore di Norma Cossetto e promotore della sua laurea ad honorem postuma. Per vedere se le cose sono andate davvero così, abbiamo consultato i documenti d’archivio dell’Università di Padova. La risposta è stata un secco no. Ma quel no era solo l'inizio di una catena di ulteriori scoperte. Per questo, a distanza di cinque anni dalle prime tre puntate della nostra inchiesta su Norma Cossetto, abbiamo deciso di pubblicarne altre due.
Cominciamo, oggi, con i miti e le bugie intorno all’assegnazione della laurea, interrogandoci anche su cosa significa l’autorevolezza delle fonti.
https://www.wumingfoundation.com/giap/2024/04/fantasy-norma-cossetto-4-bugie-sulla-laurea/